Big Brother Award Italia 2009

Big Brother Award 2009

Big Brother Award 2009

Oggi 23 maggio si e' tenuta la cerimonia di consegna dei premi ai vincitori del Big Brother Award Italia 2009 , nell'ambito del convegno e-privacy 2009.

Quest'anno per la prima volta i vincitori sono stati annunciati alla stampa giovedi 21 maggio a Roma, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.

Sono disponibili il testo del comunicato stampa in italiano ed in inglese, e la registrazione audio dell'annuncio.

I premi assegnati, come noto, sono:
- Peggior ente pubblico
- Peggiore azienda privata
- Bocca a stivale
- Minaccia da una vita
- Tecnologia più invasiva

Quest'anno sono giunte 56 nomination nei termini, di cui 48 complete e quindi considerate valide, 40 per i premi in negativo ed 8 per il premio positivo di Eroe della privacy.

Possiamo quindi annunciare che il premio "Lamento del Popolo", destinato a chi riceve più nomination negative, quest'anno è stato assegnato a Facebook, che vince con distacco sul secondo classificato, con ben 12 nomination su 40; quest'anno i primi due candidati ne hanno totalizzare insieme ben il 50%.

I premi "Peggiore azienda privata" e "Tecnologia più invasiva" sono stati egualmente vinti da Facebook, che stabilisce il record di tutti i tempi e tutte le nazioni portando a casa ben tre trofei contemporaneamente.

I premi "Bocca a stivale" e "Minaccia da una vita" sono invece stati vinti dall'On. Gabriella Carlucci, che stabilisce il record italiano di tutti i tempi per il maggior numero di premi vinti da un individuo.

Il premio positivo "Eroe della privacy" e' stato vindo dall'organizzazione americana Electronic Frontier Foundation.

Tutti i particolari sui premi e le loro motivazioni sono disponibili nel comunicato stampa.

Premio "Tecnologia piu' invasiva": facebook (21/30)

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Facebook non rappresenta una tecnologia realmente innovativa, utilizzando nella maggior parte dei casi tecnologie standard gia' disponibili. Quello che lo rende unico e' il particolare mix che, come nella pozione del dott. Jekyll, induce e fa il possibile per amplificare il bisogno compulsivo di riversare i propri dati personali in Rete. Fa questo ben protetta da una policy che, per quanto molto discussa e
parzialmente ritrattata in Rete, permette qualsiasi tipo di utilizzo di tutti i dati, testuali, immagini relazioni e navigazione che vi vengano riversati. Il successo dell'azienda e' anche una misura della sua "pericolosita'" in termini di profilazione e controllo dei suoi utenti. Il fatto di memorizzare ed elaborare non semplici ricerche o messaggi di posta, come Google, ma direttamente reti di relazioni, cioe' la parte piu' intima dei dati personali, la rende potenzialmente ben piu' pericolosa.

Premio "Peggiore azienda privata": facebook (25/30)

Facebook stabilisce un record senza precedenti negli annali del Big Brother Awards, sia italiano che internazionale, vincendo anche questo terzo premio con un punteggio che si potrebbe quasi definire "unanime". Malgrado il "look and feel" trendy ed informale di quest'azienda, il suo comportamento operativo nei confronti degli utenti viene considerato da molti deludente. Al recentissimo e ben noto caso di una policy di utilizzo che consente tutto a facebook e praticamente nulla ai suoi utenti (come e' purtroppo "naturale" trattandosi di un servizio gratuito che deve ricavare le proprie entrate da altre attivita'), corrisponde una non soddisfacente attenzione ai problemi di chi ha il suo account violato da estranei o bloccato da facebook stessa per richieste di terzi. Aldila' del funzionamento della sua comunita' sociale, facebook e', almeno nell'esperienza di chi l'ha votata in questo Premio, un'azienda sostanzialmente “opaca”, difficile da contattare, e che pur vivendo dei suoi utenti, non rende pubblici piani di business e condivide ben poco delle sue operazioni interne e delle sue strategie presenti e future.

Premio "Minaccia da una vita": On. Gabriella Carlucci (16/30)

L'On. Carlucci e' stata in passato promotrice di alcuni DDL che tenevano in ben poca considerazione l'esistenza di onestuomini dotati di doppia cittadinanza, Italiana e della Rete, una Rete invece considerata frequentata in prevalenza da “pedoterrosatanisti” e da persone sprovvedute bisognose di tutela. Il suggello che le ha meritato questo premio e' stato il recente DDL 2195/2009, che in una versione preliminare diffusa in Rete possedeva il suggestivo titolo "Internet territorio della libertà dei diritti e dei doveri", ed ha ora quello certo meno appetibile di "Disposizioni per assicurare la tutela della legalità nella rete internet e delega al Governo per l'istituzione di un apposito comitato presso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni". Il DDL era stato inizialmente promosso come un rimedio per arginare l'illegalita' “imperante” su Internet e contrastare il fenomeno della pedofilia. Il documento, che non conteneva nessuna traccia del suddetto argomento, e' stato immediatamente analizzato dal Popolo della Rete, ed suoi tag interni lo rivelavano redatto da Davide Rossi, presidente di Univideo. La successiva serie di commenti, precisazioni ed esternazioni ha rafforzato in molti la convinzione che la "liberta' ed i diritti" riportati nel titolo siano unicamente quelli dei detentori dei cosiddetti "Diritti di proprieta' intellettuale" ed i "doveri" siano solo quelli dei cittadini italiani e della Rete, da trasformare in omogenei e disciplinati “consumatori di bit”. Del termine "pedo*" nel testo definitivo continua a non esserci traccia , mentre la maggior parte di esso si dilunga nel definire e creare una nuova"...alta autorità, presso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con compiti funzionali e ispettivi di particolare rilevanza, senza pregiudizio per le attribuzioni delle magistrature penale, civile e amministrativa, e per le funzioni degli esistenti organi e autorità di regolazione e di controllo. " Il Popolo della Rete ne sente, evidentemente, una profonda mancanza. L'altissima autorita' avrebbe per mandato di regolamentare "... tutte le attivita' di accesso alla rete internet effettuate da apparati informatici e infrastrutture fisicamente presenti nel territorio nazionale e per il tramite di essi." Insomma un Piccolo Fratello italiano che irreggimenti ed identifichi tutti, distruggendo in Italia la Rete come oggi la conosciamo, in modo che siano salvi ed intatti i diritti di proprieta' intellettuale. E' pur vero che nella Costituzione si parla non di questi ultimi ma piuttosto di liberta' di espressione e di inviolabilita' della corrispondenza, ma questo dimostra probabilmente la necessita' di ulteriori modifiche costituzionali.

Premio "Bocca a stivale": On. Gabriella Carlucci (21/30)

L'On. Carlucci stabilisce un nuovo record costituito dalla vincita di due premi nello stesso anno, che viene purtroppo immediatamente annullato da facebook che se ne aggiudica ben tre, ma rimane comunque senza precedenti per un singolo individuo. Questo riconoscimento vuole premiare la frase piu' "terrificante" pronunciata sul tema della privacy e dei diritti civili in Rete. Tra le varie nomine giunte spicca questo commento che si riferisce ad un noto fatto di cronaca. "È arrivato il momento di combattere ed eliminare l'anonimato su Internet. Ancora una volta anonimi delinquenti usano Internet per diffamare, dileggiare, schedare, offendere, denunciare. Questa volta ad essere colpite sono state addirittura le forze dell'ordine, schedate e offese da un blogger anonimo. L'ennesimo inaccettabile caso di uso improprio della rete che dimostra quanto urgente e necessaria sia una normativa che impedisca ai farabutti di usare la rete per finalità eversive, coprendosi dietro il paravento dell'anonimato." Con buona pace degli onesti cittadini italici, che da alcuni secoli (dai tempi di Pasquino) utilizzano il diritto all'anonimato, esercitabile anche imbucando una lettera senza mittente alle Poste, quando ritengano di averne bisogno, senza aver indotto crisi nelle Forze dell'Ordine o collassi istituzionali nei Governi, e senza che questo abbia impedito di perseguire e punire i farabutti.

Premio "Peggiore ente pubblico": Ministero dell'Interno (23/30)

Il Ministero dell'Interno ha attuato iniziative per la schedatura dei bambini rom tramite rilevazione coatta delle impronte digitali. Attraverso l'approvazione del cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" otterra' probabilmente la possibilita' di censurare siti senza un precedente intevento della Magistratura, utilizzando la struttura tecnologica finanziata e realizzata per una pretesa azione di contrasto alla pedopornografia, e rispolverando e potenziando il mai dismesso reato di "apologia del...", vero utensile tuttofare della censura.

Premio "Winston Smith eroe della Privacy": Electronic Frontier Foundation (15/30)

L'associazione statunitense Electronic Frontier Foundation opera in difesa della privacy e dei diritti civili in Rete dal 1990. La sua opera sempre inappuntabile per preveggenza, dedizione, perseveranza e
positiva reazione alle avversita', ha avuto effetti importanti in tutto il mondo, inclusa l'Italia. Il supporto che ha fornito a Tor (http://tor.eff.org) e' stato tra le sue azioni piu' significative, ma la continua attenzione e reazione alle iniziative tese a censurare la Rete od alla repressione della liberta' di parola e' stata anche quest'anno preziosa ed insostituibile. Tutti i cittadini della Rete, italiani e non, le devono moltissimo, e per questo le viene assegnato un riconoscimento normalmente destinato a realta' italiane, che almeno quest'anno non hanno operato altrettanto bene.

Cos'e' il BBA Italia?

E' un premio "in negativo" che fin dallo scorso millennio (1998 per l'esattezza) viene assegnato in tutto il mondo a chi piu' ha danneggiato la privacy.

Il BBA nel 2008 e' stato assegnato in 8 diverse nazioni oltre l'Italia; qui trovate la cerimonia di premiazione dell'ultima edizione italiana.

In una situazione in cui la privacy e' fatta continuamente a polpette dalle nuove tecnologie e da discutibilissime iniziative di "sicurezza", il BBA vuole puntare il dito contro chi opera in prima linea contro la privacy, beneficiando spesso del fatto che mai come in questo periodi i "riflettori" della pubblica attenzione sono lontani da questi argomenti.

E nella migliore tradizione della Rete, il BBA e' una iniziativa molto seria ma realizzata anche con allegria; tutto il BBA e' infatti permeato anche dalla voglia di divertirsi, non certo per sdrammatizzare la situazione, ma perche' fare le cose con allegria aiuta a farle bene. Per questo motivo, durante la cerimonia di assegnazione, che avverra' a Firenze durante il convegno e-privacy 2009 , sono previste anche alcune sorprese ...

L'organizzazione del premio e' a cura del Progetto Winston Smith , in collaborazione con Privacy International ed altre organizzazioni.

Per informazioni info@winstonsmith.org

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